Una serata davvero unica quella che abbiamo trascorso a cena con Rompicollo (al secolo Rosanna Bonelli). La sua forza e la sua simpatia ci hanno davvero riscaldato il cuore e l’anima. Abbiamo parlato del Palio di altri tempi ed abbiamo parlato di un uomo che per lei ha significato tanto: Luigi Bonelli, suo padre. E proprio per l’operetta scritta dal padre quando lei era ancora bambina, Rosanna, nella vita ha sempre voluto essere Rompicollo. E c’è riuscita. Ha corso il Palio nel 1957 (la sola donna in epoca moderna, la seconda nella storia) dopo essere stata la controfigura dell’america Diana Doors ne “La ragazza del Palio”. Ma la sola ragazza del Palio, per Siena è lei.
Così si intitola, non a caso, il bellissimo documentario realizzato da Silvia Folchi e Antonio Bartoli.
Questo film-documentario è piaciuto anche agli americani, è piaciuta la storia, è piaciuta la protagonista. E il prestigioso trofeo, l’ Oscar a forma di cavallo, che ogni anno corona a New York l’ Equus Film Festival e che premia il miglior film con il cavallo come elemento centrale, per la sezione “Best International Short Documentary” è andato per il 2017 ai due senesi Silvia Folchi e Antonio Bartoli di Videodocumentazioni e al loro emozionante, intenso “Voglio essere Rompicollo. La vera storia della ragazza del Palio”. Il film (che si avvale della colonna sonora da brivido di Francesco Galli) è stato presentato tempo fa al Pendola e ha fatto riscoprire la genesi della favola-realtà di Rosanna Bonelli che sessant’anni fa, unica donna del Palio moderno, vestì il giubbetto dell’Aquila nel Palio d’agosto del 1957.
Dove cominciò questa avventura? Di quali sogni si nutrì? Di quali suggestioni e caparbie volontà? Chi è, in realtà, l’allora giovane incosciente amazzone (prima controfigura di Diana Dors e poi protagonista assoluta in proprio) che non ha perduto la verve e la sfrontata voglia di azzannare la vita nemmeno oggi? E allora vi aspettiamo la sera del 1° dicembre, all’Orto de’ Pecci, quando a tutte queste domande risponderà la stessa Rosanna Bonelli nel dialogo che Duccio Balestracci (intervistatore di Rompicollo nel filmato) intreccerà con questa affascinante eterna ventenne entrata ormai nella Storia del Palio di Siena.