di Andrea Friscelli
Ho passato buona parte della mia vita all’Orto de’ Pecci. Diciamo una quarantina d’anni, certo non interamente ma per buona parte delle mie giornate, trascorsi con sentimenti che verso quel luogo sono cambiati nel corso del tempo. Forse un po’ infastidito di dover lasciare il lavoro di corsia per andare in “campagna” in una prima fase, poi sempre più conquistato dalla bellezza del luogo e poi definitivamente catturato da quello che lì insieme a tanti altri amici si provava con qualche successo a fare. L’ultimo stadio è stata quella di poter dire, con qualche ragione, che quel posto è diventato casa mia, anche negli ultimi tempi in cui le mie responsabilità all’interno della cooperativa che lo ha in gestione, sono diminuite.